Scozia

Si può affermare che oggi gli scozzesi abbiano superato il loro stretto calvinismo e il Natale in Scozia è diventato un importante evento. Il conto alla rovescia dei giorni che mancano al Natale inizia il primo di dicembre (anche se spesso i negozianti iniziano a esporre merce per il Natale già da settembre), quando i bambini appendono i loro calendari dell’Avvento. Questi calendari riportano 24 porte numerate, che si aprono giorno dopo giorno, mostrando una scena natalizia e sono utilizzati proprio per contare i giorni che mancano per il Natale. In questo periodo i bambini scrivono le loro lettere a Babbo Natale, esprimendo i loro desideri e informandolo di essersi comportati bene. Tradizionalmente queste lettere erano gettate nel camino, in modo tale che Babbo Natale potesse leggere il fumo da esse prodotto. Dato che i camini (o “lums” come sono chiamati in Scozia) non sono presenti in molte case moderne, i bambini possono inviare le loro lettere via posta o anche telefonare a una linea telefonica dedicata. Oppure possono fare una visita a Babbo Natale nei grandi magazzini e centri commerciali della città, e consegnare personalmente la loro letterina.

Molto bello è anche il percorso di visita alle luci di Natale nelle piazze delle città. Nelle città e nei paesi vengono decorati alberi di Natale nelle strade e piazze principali, che vengono illuminate anche con luminarie. Vi sono poi anche i mercatini di Natale, come quello di Glasgow, in George Square, che s’ispira a Christkindlmarkt a Norimberga, e che stanno ora diventando una caratteristica del Natale scozzese. Edimburgo ospita un grande mercato natalizio in stile tedesco nei Giardini di Princess Street, mentre Perth ha una serie di diversi mercati festivi in King Edward Street.

Tra le più originali e suggestive variazioni sul tema, occorre menzionare il mercato nei Borders della città di Selkirk, che ricorda i giorni in cui Walter Scott era lo sceriffo della città.  Il mercato è basato sul tema georgiano e tutti i commercianti sono vestiti nei costumi dell’epoca.